Giovedì 24 aprile, per molti vigilia di partenza: prepara le valigie, informati sul meteo dei prossimi tre giorni, controlla la pressione dei pneumatici dell'auto, passa in banca a prelevare qualche eurino etc.
Per molti, ma non per tutti. Infatti doamni 25 aprile, feesta della Liberazione, il sottoscritto lavora o perlomeno spera di lavorare vendendo qualcosa, ma purtroppo sono tempi di vacche magre e mi sa che anche domani sarà l'ennesimo buco nell'H2O.
Cmq buon ponte del 25 aprile.
giovedì 24 aprile 2008
martedì 22 aprile 2008
Facciamoci del male.......
Nel dicembre 2003, decidiamo (già perchè dimenticavo di dirvi che l'attività la svolgo in società con mia sorella) di aprire un negozio, ovviamente di abbigliamento, in cui trattiamo i marchi più gettonati tra i ragazzi. Sinceramente pensavamo di spaccare il posteriore ai passeri, invece i passeri il posteriore ce l'hanno spaccato a noi......Non che non si venda, ma non si vende in base al capitale investito. Infatti i marchi prestigiosi che noi trattiamo sono molto esigenti e richiedono minimi di acquisto molto elevati. A darci una boccata di ossigeno in più, è stato per nostra fortuna, l'intuizione di vendere anche la merce del negozio, on line. Per questo ci affidiamo ad una delle piattaforme più famose di aste on line: e-Bay.
Due anni fa, abbiamo subito una rapina: tre malviventi sono entrati alle 12:15 in negozio, e dopo aver malmenato e immobilizzato il commesso, l'hanno letteralmente svuotato. Il danno è stato immenso ma neanche da paragonare alla rabbia che mi ha assalito per la violenza assurda e del tutto gratuita con la quale hanno colpito il povero ragazzo, reo soltanto di trovarsi sul suo posto di lavoro (è stato colpito al volto con un oggetto contundente, dopodichè caduto a terra è stato preso a calci nel costato e legato mani, piedi e bocca con del nastro isolante).
Questa è stata un'altra dura prova da affrontare, ma per mia fortuna ho sposato una persona intelligente che oltre a volermi bene, mi aiuta anche ad affrontare in maniera coraggiosa la vita, infondendomi con la sua dolcezza quella fiducia che in certe occasioni viene meno.
Due anni fa, abbiamo subito una rapina: tre malviventi sono entrati alle 12:15 in negozio, e dopo aver malmenato e immobilizzato il commesso, l'hanno letteralmente svuotato. Il danno è stato immenso ma neanche da paragonare alla rabbia che mi ha assalito per la violenza assurda e del tutto gratuita con la quale hanno colpito il povero ragazzo, reo soltanto di trovarsi sul suo posto di lavoro (è stato colpito al volto con un oggetto contundente, dopodichè caduto a terra è stato preso a calci nel costato e legato mani, piedi e bocca con del nastro isolante).
Questa è stata un'altra dura prova da affrontare, ma per mia fortuna ho sposato una persona intelligente che oltre a volermi bene, mi aiuta anche ad affrontare in maniera coraggiosa la vita, infondendomi con la sua dolcezza quella fiducia che in certe occasioni viene meno.
Eccomi quà, finalmente inizio a scrivere il mio blog, che nasce dal desiderio di far conoscere ad altre persone lo stato di delusione lavorativa , che mi pervade da un paio di anni.
Con questo non cerco di certo compassione ma semplicemente voglio creare un campo di discussione dedicato a quelle persone che come me si occupano di commercio.
Ho iniziato a fare il commerciante ambulante bechè in possesso di diploma tecnico, nel 1983,appena finito il servizio militare, non per scelta personale ma perchè figlio e nipote di ambulanti (mio padre con i suoi fratelli iniziò nell'immediato dopoguerra).
Sinceramente era un lavoro che mi piaceva, anche se molto duro sopratutto per gli orari (sveglia alle 5 e rientro a casa alle 18) e che mi ha dato molte soddisfazioni.
Purtroppo però verso la fine degli anni 90, in occasione dell'apertura dei primi grandi centri commerciali, sono iniziati i primi problemi che avrebbero portato nel giro di un paio di anni ad un notevole calo degli incassi.
L'avvento dell'euro e l'invasione cinese hanno poi fatto il resto, portando alcuni dei miei colleghi al fallimento e costringendo altri a cambiare lavoro.
Oggi fare il commerciante, specialmente al mercato, è dura: le spese aumentano in continuazione, la pressione fiscale è in continuo aumento (oserei dire piu che pressione, oppressione), la concorrenza cinese e la merce usata disorientano il cliente che trova a quel punto tutto caro, e ultimo ma non ultimo (last but no least) la gente non ha più soldi da spendere.
Con questo non cerco di certo compassione ma semplicemente voglio creare un campo di discussione dedicato a quelle persone che come me si occupano di commercio.
Ho iniziato a fare il commerciante ambulante bechè in possesso di diploma tecnico, nel 1983,appena finito il servizio militare, non per scelta personale ma perchè figlio e nipote di ambulanti (mio padre con i suoi fratelli iniziò nell'immediato dopoguerra).
Sinceramente era un lavoro che mi piaceva, anche se molto duro sopratutto per gli orari (sveglia alle 5 e rientro a casa alle 18) e che mi ha dato molte soddisfazioni.
Purtroppo però verso la fine degli anni 90, in occasione dell'apertura dei primi grandi centri commerciali, sono iniziati i primi problemi che avrebbero portato nel giro di un paio di anni ad un notevole calo degli incassi.
L'avvento dell'euro e l'invasione cinese hanno poi fatto il resto, portando alcuni dei miei colleghi al fallimento e costringendo altri a cambiare lavoro.
Oggi fare il commerciante, specialmente al mercato, è dura: le spese aumentano in continuazione, la pressione fiscale è in continuo aumento (oserei dire piu che pressione, oppressione), la concorrenza cinese e la merce usata disorientano il cliente che trova a quel punto tutto caro, e ultimo ma non ultimo (last but no least) la gente non ha più soldi da spendere.
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